I panni sporchi si lavano in banca
Ecco una ragione per cui vale la pena lavorare per una banca di microfinanza in Mozambico.
Premessa etimologica. La parola
caril in portoghese viene dal termine Tamil
Kari che significa condimento per il riso, da cui anche l'inglese
curry. In Mozambico portare il caril a casa é più o meno la stessa cosa che dire "portare la pagnotta" o sfamare la famiglia.
Un signore di mezza età entra nella filiale di Beira dove Maimuna lavorava come responsabile per l'area del risparmio.
-"Dona Maimuna, qui c'é qualche cosa che non quadra: com'é che nel mio conto corrente non c'é più niente? Dove sono finiti i miei soldi? Ci dovrebbe essere ancora abbastanza denaro!".
-"Guardi mio caro, qui risultano 3 prelievi in queste date che effettivamente prosciugano il conto".
-" Non é possibile! Io non ho mai prelevato questo denaro! Altrimenti lo saprei, no?".
-"É sicuro che sua moglie abbia fatto i prelievi? Vedo qua che sua moglie é autorizzata a fare prelievi sul suo conto".
-"Ma cosa osa insinuare dona Maimuna! Mia moglie mi chiede sempre il permesso per venire in banca e prelevare denaro, e mi mostra tutte le ricevute".
-"Va bene, torni la prossima settimana che ci facciamo mandare le ricevute firmate dei prelievi e risolviamo il mistero".
-"Buona idea Dona Maimuna, verrò con mia moglie".
Le tre ricevute di prelievo arrivano puntuali da Maputo e puntualmente riportano la firma della moglie, questa volta presente in banca col marito.
-"E questo cos'é? Moglie, perchè hai prelevato senza dirmi niente facendomi fare la figura del fesso?"
Al che la moglie, occhi fissi al suolo: "Eh! Lui adesso va con un'altra, e da quando va con quella nemmeno mi porta il caril in casa”.
Ubi maior minor cessat
Ci abbiamo provato con le piogge delle settimane scorse che hanno fatto esondare un paio di fiumi, cancellato qualche villaggio e causato una ventina di vittime nel nord del paese e niente.
Siamo riusciti, il 23 febbraio a mezzanotte e mezza, ad avere in esclusiva il più forte terremoto del continente africano dal 1900 (7.5º scala Richter, mica paglia). Nemmeno con questi record siamo riusciti ad avere 10 centimetri di spazio sui giornali italiani. Il curling vince sempre.
Il fabbricatore di monticelli
Nel ricco e sofisticato nord del mondo possiamo vantare professioni bizzarre e debosciate come il “personal motivator” o il dietista per cagnolini. Con non minore spirito d’iniziativa così si sbarca il lunario da queste parti:
1) Il fabbricatore di montagnole. Quando piove molto le strade del quartiere di Xipamanine, a Maputo, sono ridotte a fiumi limacciosi e maleodoranti. In punti strategici dei geni dell’imprenditoria locale costruiscono file di mucchietti di sassi e terra indurita in modo da guadare la strada diventata fogna senza sporcarsi troppo. 1000 meticais per passare da soli, 2000 per farsi trasportare sulla groppa.
2) Il riservatore. A Kinshasa i trasporti pubblici sono pessimi. I pochi pulmini combi sono equipaggiati per permettere ad almeno 5 o 6 persone di viaggiare appesi fuori all’esterno del mezzo. Anche così è difficile ottenere un posto. Per pochi centesimi però si può comprare un posto dal riservatore della fermata. Così opera: all’avvicinarsi del pulmino gli corre incontro e si abbarbica all’eventuale posto disponibile lasciato da chi salta in corsa o da chi è già sceso al semaforo precedente.
3) Il ladro potenziale. A Luanda quando parcheggi in zone frequentate ma scure e malfamate, ti può capitare che un ladro potenziale ti presti il suo servizio. Per qualche dollaro ti garantisce che NON succederà nulla alla tua macchina.
Cuba libre
Lo sfondo é il lussuoso quartiere di Sommerschield.
L'ambientazione é l'ambasciata di Cuba.
Carrellata sull'ineccepibile tramonto prostrato davanti ai gentili declivi della villa.
Una parziale stonatura l'assembramento di Mercedes e Range Rover davanti alla villa: la loro massiccia presenza nasconde qualche arcosecondo di orizzonte.
E nel giardino eleganti signori in perfetti abiti di lino bianco e belle signore etnicamente agghindate ed ingioiellate, seduti in cerchio con drink e chitarra. Cantando rapiti: "...de tu querida presencia comandante Che Guevara...".
Voyager 1
Come il debole bip-bip del Voyager 1, questo é un post che segnala che questo blog non é morto e, promessa, uscirà dal coma in un futuro molto breve.
Obrigado,
Matteo