Mulungo
giovedì, marzo 30, 2006
  Leaders

Mi rendo or ora conto che il mio direttore d'Informatica in Angola, il grande Antonio Alves, é uguale, ma proprio uguale a Charles Taylor.
A proposito, congratulazioni a lui, Alves, non Taylor, per aver appena avuto il primo figlio (Alves Jr.) dopo 4 figlie femmine. "Sono finalmente diventato padre" é stato il suo commento!

(grazie alla BBC news per la foto)
 
mercoledì, marzo 15, 2006
  Luanda by night
Non sono proprio nuovo a queste situazioni, ma oggi come non mai mi sento un rifugiato e un po’ mi faccio pena.

Sono a Luanda, chiuso nella mia stanza d’albergo al lume di una candela.

Non c’è luce, il generatore, come tutti i generatori del mondo, è fuori uso, quindi l’aria condizionata non funziona e la temperatura è già intorno ai 30 gradi. E cresce.

Masochisticamente mi pregustavo il faccia a faccia tra Prodi e Berlusconi su Rai International ma, che dramma, me lo sono perso.

Sono nel centro di Luanda ma non vedo anima viva. Dei banani e degli alberi di papaia mi chiudono qualsiasi visuale. Qua accanto ci deve essere una palestra di arti marziali o una chiesa avventista del settimo giorno perché sento delle grida strazianti che possono essere solo i kiai del karate o le urla dei posseduti quando vengono esorcizzati dal prete superstar.

Dicono che la scorsa settimana ci sia stato un tentativo di colpo di stato da parte del generale a capo della sicurezza esterna del paese. Solo a posteriori mi sono spigato la massiccia presenza di militari per le strade e soprattutto uno strano ed intimidatorio sms (mittente “unknown”) che merita, per le sue qualità stilistiche, un post tutto suo. Il messaggio diceva che il paese è unito dietro al presidente della repubblica e le forze armate e i servizi segreti vigilano su questa unità.

Non sono preoccupato o spaventato, solo che vorrei tanto essere a Maputo con Maimuna.


 
  Intrighi
Due anni fa, in occasione della mia seconda o terza visita a Luanda, scrivevo il seguente:

Mi mancava. Nel mio album africano mi mancava il suicidio del politico.
Oggi ho fatto check-in al Meridian, uno degli hotel più belli di Luanda.
Mentre mi informavo sulla vista della mia stanza, il vice-ministro dell'interno, tal Romão, ha deciso di fare il check-out dalla terrazza panoramica dell'ottavo piano.
É atterrato a una decina di metri dalla mia macchina.
In fin dei conti tutto si é svolto con molta discrezione. Un'ora dopo l'accaduto già non c'era più traccia di sangue al suolo e la polizia se n’era già andata. Nonostante fossi a pochi passi dall'accaduto, nessuno mi ha interrogato o intervistato.

Oggi mi raccontano i veri retroscena dell’avvenimento. Niente spy-stories o corrotti regolamenti di conti.
Il Romão era noto a Luanda per essere un “rabo di saia”, un donnaiolo. Si diceva che avesse molte relazioni e molti figli più o meno legittimi.
Un giorno incontrò una ragazzina di quelle che qui chiamano le “catorzinhe” le teen-agers disinibite ed estremamente attraenti. Se ne appassiona smodatamente, si frequentano, una cosa tira l’altra e lei rimane incinta.
Assumendosi tutte le responsabilità del caso, l’ex ministro si reca in casa della giovane per presentarsi e assicurare il proprio supporto.
È in questo momento che l’albero genealogico gli dà la ramata in testa. Rivolto alla madre della ragazzina “ma tu ti chiami… eri quella che….” “eh si!”. Scopre così di essere nonno e padre del nascituro, amante e padre della ragazzina.
Edipicamente, due whiskey ed un volo di otto piani.
 
Mulungo è Shangana. Shangana è una delle principali lingue del Mozambico meridionale. Mulungo significa uomo bianco o straniero. La parola ha un’accezione spregiativa. Questo è il blog di un Mulungo friulano che fa il travet tra due banche di microfinanza in Mozambico ed Angola.

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