Mulungo
mercoledì, marzo 15, 2006
  Luanda by night
Non sono proprio nuovo a queste situazioni, ma oggi come non mai mi sento un rifugiato e un po’ mi faccio pena.

Sono a Luanda, chiuso nella mia stanza d’albergo al lume di una candela.

Non c’è luce, il generatore, come tutti i generatori del mondo, è fuori uso, quindi l’aria condizionata non funziona e la temperatura è già intorno ai 30 gradi. E cresce.

Masochisticamente mi pregustavo il faccia a faccia tra Prodi e Berlusconi su Rai International ma, che dramma, me lo sono perso.

Sono nel centro di Luanda ma non vedo anima viva. Dei banani e degli alberi di papaia mi chiudono qualsiasi visuale. Qua accanto ci deve essere una palestra di arti marziali o una chiesa avventista del settimo giorno perché sento delle grida strazianti che possono essere solo i kiai del karate o le urla dei posseduti quando vengono esorcizzati dal prete superstar.

Dicono che la scorsa settimana ci sia stato un tentativo di colpo di stato da parte del generale a capo della sicurezza esterna del paese. Solo a posteriori mi sono spigato la massiccia presenza di militari per le strade e soprattutto uno strano ed intimidatorio sms (mittente “unknown”) che merita, per le sue qualità stilistiche, un post tutto suo. Il messaggio diceva che il paese è unito dietro al presidente della repubblica e le forze armate e i servizi segreti vigilano su questa unità.

Non sono preoccupato o spaventato, solo che vorrei tanto essere a Maputo con Maimuna.


 
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Mulungo è Shangana. Shangana è una delle principali lingue del Mozambico meridionale. Mulungo significa uomo bianco o straniero. La parola ha un’accezione spregiativa. Questo è il blog di un Mulungo friulano che fa il travet tra due banche di microfinanza in Mozambico ed Angola.

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